Rassegna Stampa

L’Iconologia del Cavaliere Cesare Ripa Perugino

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iconologia

GIORNALE dell’UMBRIA

mercoledì 15/12/2010

Alla prestigiosa Fondazione Arte, autentico fiore all’occhiello nel campo della valorizzazione dell’arte umbra, si deve la promozione della ristampa anastatica del libro “Iconologia del cavalier Cesare Ripa, Perugino nobilmente accresciuta d’immagini, di annotazione e di fatti dell’Abate Cesare Orlandi patrizio di Città della Pieve, Perugia, nella stamperia di Piergiovanni Costantini, 1764-1767”. A cura di Gioachino Chiarini, Mino Gabriele, Cristina Galassi, Roberto Guerrini. Il delicato compito della riproduzione dell’opera nella sua veste originale è stato affidato a “La Finestra”: casa editrice di Lavis (Trento), non nuova ad operazioni del genere, poiché è specializzata nella ricostruzione filologica ed ermeneutica di testi fondamentali della tradizione letteraria italiana ed europea . La ristampa anastatica è accompagnata da una introduzione scritta da Mimo Gabriele e Cristina Galassi, che approfondisce i vari aspetti dell’opera. L’importante evento editoriale è puntualizzato da una prestazione che avrà luogo domani, nel Salone d’ onore di Palazzo Donini, alle 17. Interverranno Fabrizio Bracco, assessore alla Cultura della Regione dell’Umbria e Wladimiro Boccali, sindaco del Comune di Perugia. Il volume, un lavoro editoriale di grande qualità per la cultura artistica umbra, italiana e europea, sarà presentato dai curatori, firme di alto livello nelle discipline storiche-artistiche. L’Iconologia di Cesare Ripa è uno dei più completi e analitici manuali interpretativi di iconografia, che conobbe una grande fortuna non solo nella tradizione tipografica, ma anche nella produzione artistica dei secco XVII e XVIII, cui attinsero a piene mani generazioni di artisti e di poeti di tutta Europa. Scrivono Mino Gabriele e Cristina Galassi nell’introduzione al testo: “Nel 1593 lo scrittore perugino Cesare Ripa pubblicava a Roma, presso gli eredi di Giovanni Gigliotti, L’Iconologia ovvero Descrittione dell’ imagini universali cavate dall’ antichità et da altri luoghi, opera non meno utile, che necessaria à Poeti, Pittori, Scultori, per rappresentare le virtù, vitij, affetti et passioni humane, opera dunque nata per insegnare a ‘figurare’ con simboli ‘tutto quello che può cadere in pensiero umano’. Iniziava così un fortunato e presto celebre caso letterario/editoriale che, grazie alle numerose stampe e traduzioni, percorrerà e nutrirà di immagini allegoriche l’intera Europa per due secoli e oltre. Tra tutte le edizioni pubblicate spicca, per la . notevole cura compilativa e l’autorevolezza storico-critica, la monumentale stesura in cinque volumi ‘dell’abate Cesare Orlandi, pubblicata a Perugia fra 1764 e 1767 presso la stamperia di Piergiovanni Costantini. L’edizione è illustrata con 377 acqueforti, disegnate da Carlo Spiridione Mariotti, allievo a Perugia di Garbi e Boccanera e quindi a Roma di Subleyras e incise, per la maggior parte, da Francesco Faccenda e Carlo Grandi. L’opera è indirizzata, come si legge nel frontespizio e nella dedica, a Don Raimondo di Sangro, Principe di Sunsevero e di Castelfranco, celebre committente della splendida ed enigmatica Cappella Sansevero di Napoli. Una novità assoluta monumentale rispetto alle edizioni precedenti è rappresentata dall’introduzione, voluta dall’Orlandi, di una casistica di esempi ispirati alla storia religiosa, alla cultura profana e alla mitologia che rendono l’Iconologia un prontuario subito utilizzabile, una sorta di repertorio-dizionario settecentesco dell’allegoria, di- grande utilità per oratori e poeti nonché a “Pittori e Scultori’. Con questa ristampa della monumentale edizione dell’Orlandi in 5 volumi le tre sedi universitarie di Perugia, Siena e Udine, responsabilità di altrettante unità operative del progetto Prin 2008 XVI intitolato ‘L’Iconologia di Cesare Ripa. Fonti letterarie e figurative dall’antichità al rinascimento intendono contribuire alla conoscenza e alla diffusione di un testo di assoluta importanza per la storia dell’arte europea del Sei e Settecento”. di CARLO ROBERTO PETRINI

 

LA NAZIONE

giovedì 16/12/2010

Arriva la ristampa anastatica per l’Iconologia di Cesare Ripa

UN MANUALE celeberrimo riappare nella ristampa anastatica che ne esalta il valore documentario e l’originale bellezza delle immagini: è l’Iconologia di Cesare Ripa, perugino, «nobilmente accresciuta di immagini, di annotazioni e di fatti dall’abate Cesare Orlandi patrizio di Città della Pieve». Lungo titolo per l’edizione monumentale in cinque libri del 1764-67 apparsa nella stamperia di Piergiovanni Costantini. L’opera aveva visto la luce molto prima, con l’edizione del 1593 e quella di dieci anni dopo cui ne erano seguite moltissime a riprova di un successo straordinario per un trattato che codificava con figure simboliche tutto quel che passa sotto il pensiero dell’uomo. Deve la sua immensa fortuna al significato nascosto, alla metafisica delle immagini, a segreti riservati solo al sapienti. La ristampa anastatica è quella arricchita dal 377 acqueforti illustrate da Carlo Spiridione Mariotti, pittore e soprattutto disegnatore formidabile di cui la Regione possiede una collezione unica assieme agli esemplari dell’Accademia. Presentazione oggi alle 17.30 nel salone d’onore di Palazzo Donini con interventi dell’assessore Fabrizio Braccio e del sindaco Wladimiro Boccali. Presenti i curatori dell’opera pubblicata da La Finestra Editrice di Lavis, Trento: Cristina Galassi dell’università di Perugia, Gioachino Chiarini c Roberto Guerini di Siena, Mino Gabriele di Udine.