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Alessandro Kokocinski

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PERUGIA, la città dove nel 1961 Aldo Capitini ideò la Marcia per la pace Perugia – Assisi, ospiterà dal 18 febbraio al 26 marzo un’installazione monumentale di Alessandro Kokocinski, La Trasfigurazione: cinque pannelli che raccontano la sofferenza umana per evocare i valori universali della speranza e della pace.

La mostra, promossa dalla Fondazione Arte di Perugia, è nata da un progetto di collaborazione tra le Università di Perugia e di Salisburgo; città, quest’ultima, dove La Trasfigurazione è stata esposta fino al 10 febbraio 2011 con successo di pubblico e di critica.

La Trasfigurazione, esposta in passato a Bouenos Aires, Pechino e Roma, sarà visibile a Perugia nella Sala del dottorato del Duomo di San Lorenzo, mentre a Todi la galleria Palazzo Morelli Fine Art, ha organizzato nello stesso periodo una personale di altri dipinti e sculture di  Kokocinski.

 

L’idea di creare La Trasfigurazione nasce in Kokocinski a seguito dei fatti che si verificarono a Roma, il 28 settembre 1979, nella chiesa romana della Trasfigurazione a Monteverde. Qui un folto gruppo di familiari di desaparecidos argentini si riunì per uno sciopero della fame durato 4 giorni. Fu don Andrea Santoro ad aprire la chiesa alla protesta che raccolse il sostegno caloroso dei romani; un prete coraggioso, tristemente noto alle cronache per il suo omicidio nel 2005, in Turchia, avvenuto mentre era inginocchiato in chiesa a pregare.

Ne La Trasfigurazione i corpi nudi e sofferenti di vittime, che appaiono come angeli scolpiti con straordinaria maestria espressiva da Kokocinski, sono travolti da lame intense di colore, chiamate ad evocare il senso e l’atrocità di eventi dolorosi e imprevedibili.

 

Nel testo critico che illustra il catalogo della mostra edito dalla Fondazione Arte, si sottolinea l’intensa comunione emozionale che lega La Trasfigurazione alla vita di Alessandro Kokocinski, nato nelle Marche a Porto Recanati nel 1948, da una madre polacca e un padre gitano, scampati ai campi di sterminio e emigrati nello stesso anno in Argentina.

Artista formatosi “alla dura accademia della vita” , come ama presentarsi, Kokocinski ha vissuto la tragedia del golpe che depose il governo di Perón nel 1955. Fuggito dall’Argentina girò il Sudamerica come giocoliere di un circo russo, approdando in Cile dal quale emigrò verso l’Europa appena pochi mesi prima dell’inizio della feroce dittatura di Pinochet.

La formazione di Kokocinski avviene a Roma dove arriva nel 1972, formandosi con Alberto Sughi e Francesco Tommasi Ferroni e stringendo legami di amicizia e dialogo culturale con Alberto Moravia, Rafael Alberti, Vittorio Gassman, Carlo Levi e Pier Paolo Pasolini.

 

Alessandro Kokocinski
Una voce al silenzio dei vinti

 

Dipartimento di Scienze Umane e della Formazione, Università degli Studi di Perugia

 

Coordinamento tecnico della mostra, Fondazione Arte: Andrea Ridolfi, Vittoria Marinelli, Anita Rondolini

 

Mostra di Perugia
Sala del Dottorato della Cattedrale di San Lorenzo
Periodo: 18/2/2011 – 30/3/2011
Orario: tutti i giorni 10:00 – 12:30 e 15:00 – 17:30
Telefono: 075/5725737
Mail: mail@fondazionearte.com
www.fondazionearte.com

Promotore:

FONDAZIONE ARTE

 

in collaborazione con:

Dipartimento di Scienze Umane e della Formazione, Università degli Studi di Perugia

Universität Salzburg

Palazzo Morelli Fine Art Todi

Krueger Dossier Centre d’Art Salzburg

con il patrocinio di:

Comune di Perugia

Ambasciata d’Italia a Vienna

Capitolo di San Lorenzo nella Cattedrale di Perugia

 

Sponsor:

Italcostruzioni Perugia

Salzburg AG

Spedart

 

Catalogo: Fondazione Arte

ISBN/EAN 9788890563508